Il sogno di Nikola Tesla di trasmettere l’elettricità senza fili, immaginato oltre un secolo fa, è rimasto a lungo un’idea affascinante ma irrealizzata. Tuttavia, una startup neozelandese, Emrod, sembra essere sul punto di trasformare questa visione in realtà, sviluppando una tecnologia in grado di trasmettere l’energia elettrica senza l’uso di cavi, un’innovazione che potrebbe rivoluzionare il modo in cui concepiamo e utilizziamo l’elettricità.
La tecnologia dietro Emrod
Emrod utilizza una combinazione di onde elettromagnetiche e metamateriali per trasmettere l’energia su lunghe distanze. Il sistema funziona convertendo l’elettricità in microonde, che vengono poi inviate attraverso l’aria a un ricevitore che riconverte le onde in elettricità utilizzabile. Questo processo è simile a quello utilizzato per le comunicazioni radio, ma con l’applicazione specifica di trasportare energia.
Uno degli aspetti più innovativi della tecnologia di Emrod è l’uso di “relè” per estendere la portata della trasmissione. Questi relè, posti lungo il percorso tra il trasmettitore e il ricevitore, amplificano e reindirizzano il segnale, consentendo di coprire distanze molto maggiori rispetto a quelle possibili con altre tecnologie wireless attualmente disponibili.
Greg Kushnir, fondatore di Emrod
Ray Simpkin, capo dello sviluppo tecnologico di Emrod, dice che la società sta pensando di portare energia su un’isola a trenta chilometri dalla terra ferma.Il flusso di microonde costerebbe poco più della metà di un allaccio sottomarino con cavi di rame. Emrod subentra quando costruire infrastrutture fisiche è costoso oppure rovina il paesaggio. È perfetta per collegare parchi eolici off-shore, riserve naturali protette, zone impervie rurali e montuose.
Se capita qualche disastro tipo alluvione o terremoto, la tecnica Emrod può rimpiazzare in fretta le strutture danneggiate. A questo punto, dovrebbe essere abbastanza chiaro che qui non si parla certo del bacio della morte per i doppini di rame. Kushnir sa bene che per il momento la sua tecnologia è sostenibile economicamente solo in circostanze ben precise. «Con una nostra efficienza del 70%, non si tratta di sostituire tutto il filo di rame esistente, ma di completarlo dove ha senso».
C’è da dire, però, che nelle stesse acque di Kushnir si agitano pesci notevolmente più grossi. Sono un po’ di anni ormai che il colosso dell’ingegneria giapponese, Mitsubishi Heavy Industries, lavora alla trasmissione di elettricità senza fili. Lassù la raccolta di energia ha vantaggi enormi. Manca l’atmosfera, che sulla Terra riduce molto la potenza del sole, e il parco solare può essere collocato dove non smette mai di esserci luce.
Vantaggi e sfide
L’adozione della tecnologia di Emrod potrebbe offrire numerosi vantaggi, tra cui:
- Riduzione dei costi di infrastruttura: eliminando la necessità di cavi e tralicci, i costi di installazione e manutenzione delle reti elettriche potrebbero diminuire drasticamente.
- Flessibilità e adattabilità: la possibilità di trasmettere energia senza fili rende più semplice l’alimentazione di aree remote o difficilmente raggiungibili.
- Resilienza: la tecnologia wireless potrebbe essere meno vulnerabile ai danni causati da eventi naturali, come terremoti e tempeste.
Tuttavia, ci sono anche delle sfide significative da affrontare. La sicurezza e l’efficienza della trasmissione dell’energia devono essere garantite per evitare perdite di energia o interferenze con altri dispositivi. Inoltre, la tecnologia deve essere sviluppata in modo da minimizzare i rischi per la salute umana e l’ambiente.
Il sogno di Tesla e le realtà attuali
Nikola Tesla immaginava un mondo in cui l’elettricità potesse essere trasmessa attraverso l’aria con facilità, liberando l’umanità dai vincoli dei fili elettrici. Mentre le sue visioni più radicali non sono mai state completamente realizzate, le sue idee hanno ispirato generazioni di scienziati e ingegneri.
Emrod rappresenta una continuazione di questa eredità, con l’obiettivo di realizzare ciò che Tesla aveva previsto. Tuttavia, come spesso accade con le innovazioni radicali, il successo di una tecnologia può comportare conseguenze non intenzionali per altri settori o tecnologie esistenti.
Conclusione
La startup neozelandese Emrod sta lavorando per trasformare un sogno vecchio di un secolo in una realtà tangibile. La loro tecnologia di trasmissione dell’energia senza fili ha il potenziale per rivoluzionare il modo in cui concepiamo e utilizziamo l’elettricità, portando benefici significativi ma anche sfide da affrontare. Se riusciranno a superare questi ostacoli, potrebbero infrangere il monopolio delle reti elettriche tradizionali, aprendo la strada a un futuro più flessibile ed efficiente per la distribuzione dell’energia.