L’argomento è leggermente complesso, per cui partiamo dall’inizio. Dal 1996 è obbligatorio averlo e come al solito in Italia, è stato subito individuato come un altro costo da aggiungere ai tanti che ogni piccola azienda deve sostenere. Per questo è stato stabilito che possa essere fatto direttamente da te Datore di Lavoro, dopotutto chi meglio di te conosce i rischi dell’azienda?
Non può essere svolto direttamente sempre. In tutti i seguenti casi deve essere una persona diversa da te:
- industrie e imprese artigiane con più di 30 dipendenti;
- aziende agricole e zootecniche con oltre 10 dipendenti;
- aziende della pesca che non oltre 20 addetti;
- altre aziende che superano i 200 lavoratori.
questo perché il legislatore ha dato per scontato che la dimensione dell’azienda richieda troppo tempo da dedicare alla sicurezza per essere fatto dal Datore di Lavoro che deve già svolgere il ruolo di Datore di Lavoro (e scusa se non è poco!)
Se tu sei la persona che conosce i rischi, allora a che serve un RSPP? Quali sono i suoi compiti?
L’RSPP deve collaborare con te in merito a:
- individuazione e valutazione dei rischi
- individuazione delle misure per la sicurezza e la salute adatte all’organizzazione aziendale;
- elaborare le misure preventive e protettive e i sistemi di controllo di tali misure;
- elaborare le procedure di sicurezza per le varie attività aziendali;
- proporre i programmi di informazione e formazione dei lavoratori;
- partecipare alle consultazioni in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, nonché alla riunione periodica di cui all’articolo 35;
- fornire ai lavoratori le informazioni di cui all’articolo 36.
tutto questo perché nonostante tu, Datore di lavoro, conosca bene i rischi della tua azienda, la normativa ti richiede di fare delle attività specifiche per dimostrare di aver protetto i tuoi lavoratori e a volte tali rischi sono un po’ particolari e difficili da valutare senza le conoscenze adatte.
Torniamo quindi alla domanda iniziale: interno o esterno?
Escludendo i casi vietati, ammetto che la scelta è puramente soggettiva, per cui può cambiare da azienda ad azienda proprio perché cambia la persona che la dirige. Tu sei unico e così la tua azienda
Dobbiamo inserire però un altro ingrediente:
- se il RSPP è diverso dal Datore di Lavoro (interno o esterno che sia) i corsi di formazione non sono gli stessi che devi fare tu. Il RSPP che non è Datore di Lavoro deve avere il diploma e fare tre corsi:
- Modulo A di 28 ore
- Modulo B di 40 ore (più eventuali integrazioni)
- Modulo C di 24 ore
In questo caso nelle piccole imprese, che non hanno tanti dipendenti, investire sulla formazione di un dipendente non è sempre così conveniente, per cui a volte diventa meglio scegliere un esterno.
Diciamo che ora la scelta si orienta su due livelli distinti:
- primo aspetto: come imprenditore non vuoi spendere, perché secondo te è uno spreco di risorse che ti servono per fare altre cose, altre attività, per cui meglio evitare una figura esterna e gestire il tutto internamente
- secondo aspetto: anche se non ti piace spendere, senti il bisogno di aiuto in quanto non riesci a seguire tutto e le richieste che ti fanno clienti e dipendenti, che sono sempre più pressanti
Esiste anche un terzo livello, ma se è il tuo caso puoi interrompere la lettura qui: non ti interessa a prescindere nominare un RSPP in quanto non ti interessa sapere come rispettare la normativa. In questo terzo caso non hai bisogno delle mie informazioni, per cui non perdiamo tempo e interrompi pure la lettura.
Se invece hai deciso di continuare, allora è giusto chiarire i primi due aspetti:
- nel primo caso, nominando te stesso, avrai la possibilità di risparmiare un po’ di cassa, in quanto facendo il corso di formazione per Datore di Lavoro che ricopre il ruolo di RSPP (da 16 a 48 ore in base al rischio) potresti spendere ogni tanto qualche centinaio di euro, ma non ti dissanguerai
- nel secondo caso, hai bisogno di aiuto quindi pagherai qualcuno per farlo e avrai un flusso di cassa maggiore
Siamo sicuri di queste affermazioni? Siamo sicuri che il flusso di cassa sia l’unica variabile? In realtà dobbiamo aggiungere un’altra variabile: il tuo tempo.
Quanto è prezioso il tuo tempo? Quanto vale ogni ora del tuo lavoro? Cento euro? Duecento euro l’ora?
Non importa il valore esatto, l’importante è che tu lo tenga bene a mente per quanto sto per dirti:
- Nel primo caso dovrai fare un corso di formazione, che ammettendo tu sia a rischio Basso, durerà almeno 16 ore. Pagherai magari da €250 a €500, una piccola cifra, ma se tu vali €100/ora ecco che le 16 ore del corso diventano €1600 di mancato incasso, da aggiungere al costo del corso. A queste ore devi aggiungere che dovrai seguire le attività previste, per cui dovrai verificare le scadenze dei corsi, scrivere il Documento di valutazione dei Rischi, informare i tuoi lavoratori, …
- Nel secondo caso non devi fare il corso. Quindi non pagherai i €500, non perderai i €1600 di mancato incasso e molte delle attività da fare le farà qualcun altro.
Ecco quindi che per definire se conviene svolgere il ruolo di RSPP oppure chiamare un esterno dipende molto dalla tua tipologia di azienda e da quanto tempo libero di lascia. Nei miei venticinque anni di esperienza posso darti dei parametri, ma vanno verificati sempre.
- Aziende a basso rischio, come uffici o negozi con meno di 4 lavoratori, può essere conveniente fare il corso di formazione e tenere aggiornate le scadenze. Con uno scadenzario come Google Calendar e la posta elettronica (ti consiglio GMAIL, ma vanno bene tutte, basta avere un po’ di metodo) potresti gestire il tutto riducendo il flusso di cassa e dedicando un giusto tempo durante l’anno che non andrà a dare disturbi alla tua attività
- Aziende a basso rischio ma con più di 4 lavoratori, il tempo da dedicare aumenta e per questo diventa utile avere un RSPP esterno che se ne occupi, soprattutto per ricordarti periodicamente cosa fare
- Se già ragioni di non avere tempo e ritieni di avere bisogno di aiuto, allora non è conveniente fare il corso (a meno del tuo interesse personale, la formazione non fa mai male), mentre diventa importante individuare un RSPP preparato (ce ne sono tanti sul mercato, ma non tutti) soprattutto che sia disponibile ad aiutarti nella tua attività di organizzazione.
L’organizzazione? Certo, questa parola, a volte abusata ,è la chiave vera per ridurre il flusso di cassa che ti preoccupa tanto. Se gestisci al meglio l’organizzazione della tua attività riuscirai a “prevenire” i problemi. Quando lo fai, i costi si abbassano, soprattutto si evitano e addirittura possono essere gestiti per fare in modo (con un’adeguata progettazione) che diventino un investimento economico, come minimo per recuperare la spesa, se non addirittura avere un vero e proprio ritorno economico.
Diciamoci la verità: se tanti imprenditori non seguono la sicurezza sul lavoro è perché vedono solo il “costo” che questa comporta. Se utilizzi il metodo T.O.P. (Tecnologia, Organizzazione, Persone) avrai un’azienda che lavora meglio, più sicura sotto tutti i punti di vista e in grado di darti maggiori soddisfazioni.
La Sicurezza sul Lavoro ti uccide (se non sai cosa fare)