Il decreto interviene con una serie di misure sul mondo del lavoro, a cominciare dalla sicurezza sui luoghi di lavoro: le norme approvate hanno lo scopo di intervenire con maggiore efficacia sulle imprese che non rispettano le misure di prevenzione o che utilizzano lavoratori in nero.
L’obiettivo è quello di incentivare e semplificare l’attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro e di un maggiore coordinamento dei soggetti competenti nei controlli. Pertanto il provvedimento interviene, in primo luogo, con modifiche al Decreto legislativo 81/2008 in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Lavoro nero, più bassa la soglia per la sospensione dell’attività imprenditoriale
Viene abbassata la soglio per l’adozione del provvedimento cautelare della sospensione dell’attività imprenditoriale: 10% e non più 20% del personale “in nero” presente sul luogo di lavoro.
Non è più richiesta alcuna “recidiva” ai fini della adozione del provvedimento che scatterà subito a fronte di gravi violazioni prevenzionistiche. La nuova disciplina del provvedimento cautelare prevede altresì l’impossibilità, per l’impresa destinataria del provvedimento, di contrattare con la pubblica amministrazione per tutto il periodo di sospensione.
Violazione norme sicurezza, aumento delle sanzioni
Nel caso in cui vengano accertate gravi violazioni in materia di tutela della salute e della sicurezza del lavoro, è prevista la sospensione dell’attività, anche senza la necessità di reiterazione degli illeciti (come era previsto prima).
Per poter riprendere l’attività produttiva diventa necessario risolvere i problemi rilevati, ma anche il pagamento di una somma aggiuntiva di importo variabile a seconda della violazione. L’importo è raddoppiato se, nei cinque anni precedenti, la stessa impresa ha già avuto un provvedimento di sospensione.
Tali somme aggiuntive sono riportate nella tabella seguente.
VIOLAZIONE | IMPORTO SOMMA AGGIUNTIVA |
Mancata elaborazione del documento di valutazione dei rischi | 2.500 euro |
Mancata elaborazione del Piano di Emergenza ed evacuazione | 2.500 |
Mancata formazione ed addestramento | 300 euro per ciascun lavoratore interessato |
Mancata costituzione del servizio di prevenzione e protezione e nomina del relativo responsabile | 3.000 euro |
Mancata elaborazione piano operativo di sicurezza (POS) | 2.500 euro |
Mancata fornitura del dispositivo di protezione individuale contro le cadute dall’alto | 300 euro per ciascun lavoratore interessato |
Mancanza di protezioni verso il vuoto | 3.000 euro |
Mancata applicazione delle armature di sostegno, fatte salve le prescrizioni desumibili dalla relazione tecnica di consistenza del terreno | 3.000 euro |
Lavori in prossimità di linee elettriche in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi | 3.000 euro |
Presenza di conduttori nudi in tensione in assenza di disposizioni organizzative e procedurali idonee a proteggere i lavoratori dai conseguenti rischi | 3.000 euro |
Mancanza protezione contro i contatti diretti ed indiretti (impianto di terra, interruttore magnetotermico, interruttore differenziale) | 3.000 euro |
Omessa vigilanza in ordine alla rimozione o modifica dei dispositivi di sicurezza o di segnalazione o di controllo | 3.000 euro |
Controlli, all’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL) compiti di coordinamento
Sono estese le competenze di coordinamento all’INL negli ambiti della salute e sicurezza del lavoro.
Da più parti si è chiesto di avere un unico punto di riferimento per la sicurezza sul lavoro in modo da coordinare le attività e migliorare l’applicazione delle verifiche sul campo. Questo compito è stato affidato all’INL
Più ispettori e più tecnologie
Dato l’aumento delle competenze attribuite all’INL si assumeranno ulteriori 1.024 ispettori e verrà effettuato un investimento in tecnologie di oltre 3,7 milioni di euro nel biennio 2022/2023 per dotare il nuovo personale ispettivo della strumentazione informatica necessaria a svolgere l’attività di vigilanza.
Previsto anche l’aumento del personale dell’Arma dei Carabinieri del reparto specializzato in Sicurezza sul Lavoro, che passerà dalle attuali 570 a 660 unità dal 1° gennaio 2022.
Rafforzamento SINP
Viene rafforzata la banca dati dell’INAIL, il Sistema Informativo Nazionale per la Prevenzione nei luoghi di lavoro (SINP), per il quale si punta a una definitiva messa a regime e a una maggiore condivisione delle informazioni in esso contenute. Gli organi di vigilanza sono tenuti ad alimentare un’apposita sezione della banca dati, dedicata alle sanzioni applicate nell’ambito dell’attività di vigilanza svolta nei luoghi di lavoro. Mentre l’INAIL dovrà rendere disponibili alle Aziende sanitarie locali e all’Ispettorato nazionale del lavoro i dati relativi alle aziende assicurate e agli infortuni denunciati.
Ai posteri l’ardua sentenza
La Sicurezza sul lavoro ti uccide (se non sai come si fa)