Oggi parliamo di un argomento a me caro: il primo soccorso in azienda e nei luoghi di vita. Nel 1996 ho fatto il mio primo corso di formazione per imparare le tecniche di primo soccorso utili in azienda. Un corso fatto con la Croce Rossa di Cerea per adempiere agli obblighi dell’allora norma D.lgs 626/94. La squadra aziendale è stata formata con interesse per tutti i partecipanti. Uno dei pochi argomenti di sicurezza sul lavoro che interessa tutti, grandi e piccini, giovani e diversamente giovani.
Finito questo corso ne ho fatto un altro in Croce Verde Verona prestando poi 10 anni di “tempo libero” in ambulanza. Avrei anche potuto continuare, ma le scelte di vita che ci contraddistinguono a volte non permettono di fare tutto quello che vogliamo. Ad un certo punto non ho avuto più “tempo libero” da poter dedicare al volontariato. L’esperienza fatta è stata però molto formativa: sapere come comportarsi in situazioni di emergenza è sempre importante, ma non sempre facile. A volte si riduce a chiamare il 118 (tra poco 112), altre volte diventa fondamentale intervenire, sapendo di poter fare la differenza tra la vita e la morte.
Oggi il DM 388/2003 prevede per le Squadre di Primo Soccorso, corsi di 12/16 ore iniziali con aggiornamenti di 4/6 ore ogni 3 anni. La maggior parte degli allievi inizia il corso dicendo: “non ricordo più nulla”. E’ normale, dopo 3 anni aver dimenticato tutto o quasi, in quanto se si lavora bene in azienda, non sarà mai necessario mettere in pratica quanto appreso al corso. In caso di emergenza, quell’unica volta dovesse succedere, diventa però importante sapere cosa fare e spesso anche cosa non fare, per evitare di peggiorare la situazione
Un consiglio che diamo ai nostri allievi è quello di scaricare sui propri smartphone l’app “Salva una Vita“: usiamo i telefoni di nuova generazione anche per qualcosa di più utile di un selfie o di una chat su Facebook!
L’app fa parte del progetto del Ministero della Salute e di FNOMCeO (Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri), con la collaborazione di SIMEU e SIMEUP. L’obiettivo è aiutare in modo semplice a conoscere le regole di primo soccorso, ma a noi piace per un altro motivo: è possibile testare la propria preparazione con i quiz inseriti.
Leggere un manuale di primo soccorso non è sufficiente, bisogna essere in grado in un momento di emergenza o crisi di saper tirar fuori (con molto sangue freddo) le nozioni apprese ai corsi. Per questo tra le lezioni previste dal DM 388/2003 noi consigliamo ai nostri allievi di ripassare ogni tanto, usando i quiz, le nozioni studiate. Inoltre per chi ha figli piccoli, permette addirittura di sapere la distinzione di manovre e tecniche tra adulti e bambini.
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