Il cosiddetto smart working o telelavoro, ovvero il lavorare da casa al di fuori dell’effettivo ambiente di lavoro, è uno dei molti aspetti che ora deve essere preso approfonditamente in esame. La flessibilità in termini di luogo e orario può essere un aspetto decisamente positivo, ma può anche trasformarsi in una sfida molto difficile da gestire. La riduzione dei contatti interpersonali è un mezzo di provata efficacia per contenere la diffusione del virus e questo comporta dei benefici diretti anche per la sicurezza sul lavoro: meno dipendenti sul posto di lavoro significano un minor rischio di contagio. Per gli stessi lavoratori la flessibilità che il lavoro in remoto offre può rivelarsi utile quando oltre al lavoro è necessario occuparsi dei bambini, prestare assistenza ai familiari anche solo se si punta a un maggiore equilibrio tra professione e vita privata.
D’altro canto, il lavoro flessibile pone anche nuove sfide e nuovi compiti. L’isolamento sociale, la sensazione di dover essere costantemente raggiungibili e gli strumenti supplementari di monitoraggio e tracciamento sono solo una parte dello scotto da pagare. Quest’anno, la prevenzione di malattie e stress causati da fattori psichici e psicosociali si delinea come una delle questioni più rilevanti per i professionisti della salute e della sicurezza sul lavoro. Lo smart working a lungo termine, i cambiamenti nel mondo del lavoro e le paure legate agli sviluppi futuri possono avere un effetto permanente sulla salute mentale, la cui portata non è ancora del tutto chiara. Si prevede che in futuro tali cambiamenti continueranno ad accompagnare in modo permanente il nostro ambito lavorativo. Questo crea una nuova sfida per chi si occupa di sicurezza.
Uno studio effettuato dalle assicurazioni sanitarie in Germania rivela che il numero di giorni lavorativi persi a causa di disturbi psicologici è aumentato notevolmente. La crisi causata dalla pandemia di COVID-19 dimostra anche che ci troviamo di fronte ad elevati livelli di stress mentale in vari settori professionali e che quindi la tutela della salute sul lavoro dovrebbe concentrarsi maggiormente su questa tematica. Lo stress legato al lavoro flessibile in termini di luogo e orario va di pari passo a questo sviluppo.
Tutelare la salute e la sicurezza sul lavoro significa oggi consentire una vita sana al di là della semplice attività lavorativa e dell’ambiente di lavoro. Secondo gli esperti questo risulta un nuovo compito per gli addetti alla sicurezza sul lavoro, che con la loro responsabilità e le loro competenze possono contribuire a migliorare questo aspetto. In particolare, con l’aumento della fiducia nei loro confronti e dell’importanza del loro operato durante l’attuale pandemia, ora dispongono di una base per indirizzare il dialogo verso queste tematiche.
dobbiamo concentrare gli sforzi per sviluppare un modello futuro, un modello in grado di coniugare eccellenza gestionale e una trasformazione digitale intelligente su tutti i livelli. Questo ci aiuterà a raggiungere l’obiettivo di vivere in una società più umana, con un ambiente di lavoro interconnesso, sano e sicuro, con una tutela del lavoro di qualità orientata ai bisogni delle persone, delle società e a una corsa delle imprese verso l’eccellenza
Anche nel 2022 quindi la digitalizzazione dei processi sarà un argomento che dominerà in molte nostre aziende coinvolgendo sempre più anche le attività di Sicurezza e Ambiente. Attività di controllo in remoto grazie ad una videoconferenza non saranno necessariamente abbandonate solo perché è cessata l’emergenza Coronavirus (solo per citare un argomento noto a molti). Pur avendo un mondo del lavoro sempre più digitale, abbiamo comunque molte aziende che lamentano la mancanza degli elementi più essenziali: personale formato, capacità di organizzazione del lavoro con efficacia ed efficienza, competenze a volte manuali che in alcuni settori si stanno perdendo
Assistiamo sempre più ad attività banali svolte con distrazione dagli operatori, soprattutto i più giovani. Abituati all’utilizzo del telefonino, alla velocità di scorrimento che ne consegue, fanno a volte fatica a concentrarsi per un tempo ragionevole sulle attività correnti. Ecco quindi nascere ulteriori sistemi di sicurezza (digitali) per intervenire anche quando fino a ieri bastava “un po’ di attenzione”: strumenti indossabili che forniscono all’operatore e a chi gli sta attorno segnali di allarme per evitare incidenti, per ricordare l’uso dei Dispositivi di Protezione Individuale, per vietare l’accesso alle persone non autorizzate o non adeguatamente formate, …