INCIDENTI SUL LAVORO: I RISCHI DI RIBALTAMENTO CON I TRATTORI AGRICOLI

  • Esempi di infortuni correlati al rischio di ribaltamento con i trattori agricoli o forestali. Le dinamiche degli incidenti, i fattori causali, l’adeguamento dei trattori e l’installazione del dispositivo di protezione.L’agricoltura è uno dei settori a maggior rischio per gli infortuni gravi e mortali e questo dipende anche dall’elevato impiego di mezzi meccanici nelle attività lavorative e dalla presenza di un parco macchine in cui risulta prevalente la presenza di mezzi meccanici con età superiore ai 10 anni.

     

    Riguardo poi, in particolare, ai rischi connessi a trattori e trattrici agricole i rischi potenzialmente più gravi sono il rischio di ribaltamento e il rischio di avvolgimento su organi in movimento.

    Esempi di infortuni nel ribaltamento dei trattori agricoli

    Nel primo caso un lavoratore si trova alla guida del proprio trattore agricolo nei terreni di sua proprietà.

    Il conduttore del trattore nel percorrere in retromarcia una capezzagna, una striscia di terreno tra due terreni coltivati, delimitata verso valle da un muro in pietra (alto circa 1,5 m), si avvicina troppo al bordo del muro di contenimento del terreno.

    In conseguenza del peso del trattore il muro di contenimento cede facendo rovesciare il trattore a valle.

    A seguito del fatto il lavoratore rimane schiacciato alla testa dal trattore stesso e muore per trauma cranico.

    I rilievi successivi hanno evidenziato che la trattrice “era sprovvista di telaio di sicurezza a protezione del posto di guida”.

    Questi i fattori causali indicati nella scheda:

    • “la trattrice era sprovvista di telaio di sicurezza a protezione del posto di guida”;
    • l’infortunato “si avvicinava troppo al bordo del muro di contenimento del terreno che, in conseguenza del peso del trattore, cedeva facendolo rovesciare a valle”.

     

    Anche il secondo caso fa riferimento al ribaltamento di un trattore che schiaccia, sotto il suo peso, il conducente.

    Un conducente, a bordo del proprio trattore dotato di trincia, sta pulendo il bordo di un campo appartenente ad amici.

    Ad un certo punto il trattore scivola in una scarpata (h 2 m) ribaltandosi ed imprigionando e schiacciando l’infortunato al posto di guida.

    Il trattore che, come già indicato, apparteneva all’infortunato, pensionato ex coltivatore diretto, era privo di dispositivi di sicurezza contro il rischio di ribaltamento.

     

    Questi i fattori causali individuati:

    • “mancanza dei dispositivi antiribaltamento sul trattore”;
    • l’infortunato “commetteva un errore di guida che favoriva lo scivolamento del trattore”.

     

    Trattori agricoli: l’adeguamento ai requisiti del decreto 81

    Per fornire qualche utile suggerimento per la prevenzione e partendo, come indicato in premessa, dalla presenza di un parco macchine vetusto con trattori poco sicuri, ci soffermiamo su quanto indicato nelle “ Linee indirizzo per l’attività di vigilanza sulle attrezzature. Direttiva Macchine 2006/42/CE e D.Lgs. 17/2010, Titolo III del D.Lgs. 81/08. Indicazioni procedurali per gli operatori dei Servizi di Prevenzione delle ASL/ARPA” aggiornate nel dicembre 2020 dal Gruppo tematico Macchine e Impianti del Coordinamento Tecnico Interregionale della prevenzione nei luoghi di lavoro.

     

    Nel documento, che ai trattori agricoli o forestali riserva il capitolo 4, sono presenti molte informazioni per l’adeguamento dei trattori agricoli o forestali, di “vecchia generazione” e ancora in servizio, ai requisiti di cui all’Allegato V al D. Lgs. 81/2008.

     

    In particolare l’adeguamento può essere eseguito secondo le seguenti linee guida e/o documenti tecnici:

     

    Tali linee guida, come indicato nel documento del coordinamento tecnico interregionale, sono consultabili sul sito Inail alla pagina dedicata alle linee guida tecniche.

     

    Il documento si sofferma ampiamente anche sull’installazione del dispositivo di protezione in caso di capovolgimento.

     

    Si segnala che tale dispositivo installato sul trattore (struttura di protezione) deve essere “individuabile e riconducibile” ad una delle seguenti tipologie:

    1. “struttura omologata per lo specifico modello di trattore e installata su di esso fin dalla prima immatricolazione”;
    2. “struttura rispondente alle direttive comunitarie ovvero codici OCSE di riferimento”;
    3. “conforme alla circolare del ministero del lavoro e della previdenza sociale n. 49 del 1981”;
    4. “progettato ad hoc per il modello di trattore in esame. Ai fini dell’individuazione della struttura di protezione è necessario che questa sia riportata sulla carta di circolazione del trattore”;
    5. “conforme alla linea guida nazionale INAIL “Adeguamento dei trattori agricoli o forestali ai requisiti minimi di sicurezza per l’uso delle attrezzature di lavoro previsti al punto 2.4 della parte II dell’allegato V del D.Lgs. 81/08 – L’installazione dei dispositivi di protezione in caso di ribaltamento nei trattori agricoli o forestali”.