INTERVENTI IN ATTO PER LA GESTIONE DELLA CIRCOLAZIONE DEL SARS-COV-2 PERIODO 2022-2023.

Introduzione

Al termine della settimana 48 del 2022 (settimana conclusasi il 4 dicembre), nell’UE/SEE, il numero di casi di malattia da COVID-19 è aumentato del 4% rispetto alla settimana precedente, mentre il tasso di mortalità da COVID-19 ha continuato a diminuire e entrambi gli indicatori di occupazione in area medica e in terapia intensiva rimangono attualmente stabili. 5 Inoltre, la frequenza di riscontro della variante virale BQ. 1, caratterizzata da una maggiore capacità di immuno-evasione, continua ad aumentare. – Caratteristiche del virus SARS-CoV-2 nella stagione fredda: gli andamenti epidemiologici e di impatto sui sistemi sanitari potrebbero cambiare in seguito alla comparsa di nuove varianti virali in grado di aumentare la trasmissibilità o la gravità clinica dei casi.- Grado di adesione alla campagna vaccinale (4a dose) e compliance nell`osservanza delle misure igienico-sanitarie e comportamentali per la prevenzione della trasmissione di SARS-CoV-2 da parte della popolazione generale. Si evidenzia infatti come, da Rapporto Epidemiologico InfluNet relativo alla Settimana 48 del 2022 (dal 28 novembre al 4 dicembre 2022)6, la circolazione dei virus influenzali appaia intensificata, pur se a far crescere il numero delle sindromi simil-influenzali, in queste prime settimane di sorveglianza, concorrano anche altri virus respiratori. L`incidenza delle sindromi simil- influenzali aumenta in tutte le fasce di età, ma risultano maggiormente colpiti bambini al di sotto dei cinque anni di età in cui l`incidenza è pari a 50,2 casi per mille assistiti (41,2 nella settimana precedente). Tanto premesso, questo documento sintetizza gli elementi utili per la gestione della circolazione del SARS-CoV-2 nella stagione 2022/2023

Comunicazione del rischio

Durante la pandemia, il Ministero della salute e le altre Istituzioni nazionali hanno sempre posto particolare attenzione nell`assicurare una comunicazione istituzionale chiara, completa e basata su evidenze scientifiche. Sin dal 27 gennaio 2020 è stato attivato il numero di pubblica utilità 1500 – COVID-19 per rispondere alle domande dei cittadini sul nuovo Coronavirus. Nel periodo invernale 2022-2023, il Ministero e le altre Istituzioni nazionali continueranno ad assicurare una comunicazione chiara, completa e basata su evidenze scientifiche allo scopo di favorire una aderenza consapevole alle raccomandazioni istituzionali.

Attività di sorveglianza e monitoraggio

Raccoglie, confronta e analizza in maniera continua e sistematica le informazioni di livello individuale (quali dati demografici e virologici, stato clinico e vaccinale, le co-morbidità e l`esito) su tutti i casi di infezione da SARS-CoV-2 segnalati dalle Regioni/PPAA. Dal 29 aprile 2021, in Italia, è attiva la piattaforma per la sorveglianza genomica delle varianti di SARS-CoV-2 (I-Co-Gen) che consente, attraverso la raccolta continua dei dati di sequenziamento da tutte le Regioni/PPAA e studi di prevalenza (flash survey), di raccogliere e analizzare le sequenze identificate sul territorio nazionale secondo precisi standard qualitativi e di dialogare con le piattaforme internazionali. attivata in recepimento delle raccomandazioni della Unione Europea7 e basata al momento su campioni provenienti da 165 impianti di trattamento delle acque reflue di 20 Regioni/PPAA8, rappresenta uno strumento aggiuntivo di monitoraggio della circolazione virale9, fornendo informazioni tempestive sulle varianti virali in circolazione e sul loro andamento. In Italia, la sorveglianza integrata dell`influenza (InfluNet) prevede la sorveglianza epidemiologica delle sindromi-simil-influenzali (influenza-like-illness, ILI) e virologica dell`influenza, attraverso la rete di medici sentinella ed è stata rafforzata per permettere il monitoraggio di SARS-CoV-2 e del virus respiratorio sinciziale (VRS).

Inoltre, è stata istituita (Decreto del Direttore generale della prevenzione sanitaria 6 giugno 2021) una rete nazionale dei laboratori pubblici per la salute umana e veterinaria per l`individuazione precoce della circolazione di ceppi di virus influenzali a potenziale zoonotico, al fine di attivare un sistema di allerta rapida per le epidemie influenzali anche a carattere pandemico. Con Circolare n. 18278 del 30 luglio 2021 è stata definita la procedura di allerta rapida delle informazioni della rete dei laboratori di diagnostica microbiologica e medicina veterinaria.

L`integrazione dei diversi sistemi di sorveglianza, permette di valutare la diffusione, l`intensità, la patogenicità dei virus influenzali circolanti e l`efficacia delle misure messe in atto per prevenire l`influenza in Italia.

Sono attualmente vigenti il Sistema di Monitoraggio settimanale del rischio COVID-19 e la Cabina di regia, composta da esperti del Ministero della Salute, dell`ISS e da una rappresentanza delle Regioni/PA10,11,12. I dati provenienti dai sistemi di sorveglianza e monitoraggio descritti, consentono di documentare la diffusione dei virus respiratori in circolazione e di rilevare i cambiamenti nelle tendenze e l`emergere di nuove varianti di interesse sanitario. Poiché è verosimile un aumento della pressione sui laboratori sia per la diagnostica, ma anche più in generale sulle reti di sorveglianza virologica a causa di una maggiore circolazione stagionale dei virus respiratori, è necessario che siano previsti meccanismi di rafforzamento dei sistemi in vigore. Sarà, infatti, essenziale assicurare un volume di sequenziamento sufficiente per monitorare i virus in circolazione e l`emergenza di nuove varianti virali e una adeguata capacità diagnostica.

Vaccinazione per COVID-19 e anti-influenzale

La somministrazione della seconda dose di richiamo (second booster) è raccomandata per le seguenti categorie, purché sia trascorso un intervallo minimo di almeno quattro mesi (120 gg) dalla prima dose booster o dall`ultima infezione successiva al richiamo (data del test positivo): persone di 60 anni e più, persone di 12 anni e più con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, operatori e ospiti dei presidi residenziali per anziani, operatori sanitari, donne in gravidanza. I vaccini bivalenti possono, comunque, essere resi disponibili su richiesta dell`interessato, come seconda dose di richiamo, per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età, che abbiano già ricevuto la prima dose di richiamo da almeno 120 giorni. 1516 Un`ulteriore dose di richiamo con vaccino a m-RNA nella formulazione bivalente è attualmente raccomandata alle seguenti categorie di persone, che hanno già ricevuto una seconda dose di richiamo con vaccino a mRNA monovalente, una volta trascorsi almeno 120 giorni dalla stessa o dall`ultima infezione da SARS-CoV-2 (data del test diagnostico positivo): persone dagli 80 anni in su, ospiti delle strutture residenziali per anziani, persone dai 60 anni in su con fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti.Interventi non farmacologici

Misure di isolamento, autosorveglianza e gestione dei contatti Nella stagione invernale 2022-2023, l`individuazione dei casi attraverso i test, l’isolamento dei casi e la ricerca mirata dei contatti continuano ad essere strumenti utili per gestire l`epidemia da SARS- CoV-2, in particolare in contesti in cui è più alto il rischio di un impatto elevato di COVID-19 sui servizi sanitari.

Dispositivi di protezione individuale, lavoro domiciliare e riduzione delle aggregazioni di massa, ventilazione degli ambienti chiusi

L`utilizzo di mascherine è efficace nel ridurre la trasmissione dei virus respiratori e nel caso in cui si documentasse un evidente peggioramento epidemiologico con grave impatto clinico e/o sul funzionamento dei servizi assistenziali, potrebbe essere indicato il loro utilizzo in spazi chiusi, finalizzato in particolare a proteggere le persone ad alto rischio di malattia grave. Analogamente, nel caso di un eventuale sensibile peggioramento del quadro epidemiologico, si potrà valutare l`adozione temporanea di altre misure, come il lavoro da casa o la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti. 44 del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 12 gennaio 2017, secondo quanto disposto con Ordinanza 31 ottobre 2022 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’epidemia da COVID-19 concernenti l’utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie” (GU Serie Generale n. Infine, garantire un’adeguata ventilazione negli ambienti chiusi è una misura fondamentale per ridurre il rischio di trasmissione del SARS-CoV-2 e di altri virus respiratori. Indicazioni ad interim per la prevenzione e gestione degli ambienti indoor in relazione alla trasmissione dell`infezione da virus SARS-CoV-2”

Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2

La gestione clinica dei pazienti affetti da COVID-19 attualmente permette una gestione precoce dell’infezione limitando il sovraccarico di strutture sanitarie assistenziali. Tale gestione è evoluta nel tempo, riflettendo l’evoluzione delle conoscenze relative alla patogenesi, ai sintomi presentati dai pazienti, alle nuove evidenze sulle terapie, e alla disponibilità di nuovi farmaci antivirali e anticorpi monoclonali.

Le raccomandazioni fornite all’interno della Circolare del Ministero della Salute n. 3435 del 10/02/2022 recante “Gestione domiciliare dei pazienti con infezione da SARS-CoV-2” riflettono le indicazioni delle Autorità sanitarie internazionali (OMS, ECDS, CDC, ecc.), basate su evidenze scientifiche ottenute da studi clinici ed epidemiologici internazionali, e le indicazioni fornite nelle Schede Informative dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), che vengono aggiornate in relazione alla rapida evoluzione delle evidenze riportate in letteratura23. Le schede riportano le prove di efficacia e sicurezza oggi disponibili, le interazioni e le modalità d’uso raccomandabili nei pazienti COVID-19. Nello stesso formato, vengono individuati i farmaci il cui utilizzo è limitato a sperimentazioni cliniche controllate.

 

Misure di organizzazione dei servizi sanitari

In particolare si raccomanda la verifica di: o dotazione di posti letto in ricovero ordinario (area medica COVID)24 e in regime di terapia intensiva/sub-intensiva dedicati e da dedicare a pazienti COVID-19, da individuare ed attivare con modalità flessibile in base alla domanda; o disponibilità e corretta applicazione di protocolli ospedalieri formalizzati per la gestione in sicurezza dei pazienti: – ricoverati a causa delle manifestazioni cliniche di COVID-19; – ricoverati per altre cause presso reparti di diversa competenza nosologica e risultati positivi alla ricerca del virus SARS-CoV-2; o disponibilità e corretta applicazione di protocolli ospedalieri formalizzati per la disinfezione e sanificazione degli ambienti di soggiorno dei pazienti positivi alla ricerca del virus SARS-CoV- 2; o approvvigionamento di materiali di consumo, strumentazione, dispositivi, diagnostici, farmaci, vaccini, ecc. ; o disponibilità di personale sanitario formato e continuamente aggiornato, che possa supportare i reparti ospedalieri e i servizi territoriali nel caso di un aumento del numero di casi tale da superare l`attuale capacità dei sistemi assistenziali e/o dei Dipartimenti di Prevenzione; o dotazioni e procedure delle RSA e long term facilities; o modalità e protocolli dell`assistenza a domicilio; o efficacia della comunicazione esterna e interna, ivi compresa la tempestiva comunicazione dei dati che alimentino i flussi informativi nazionali. È inoltre importante sottolineare che l`assetto organizzativo dei servizi sanitari dedicati al COVID- 19 (con particolare riferimento alle dotazioni di posti letto ospedalieri) dovrà seguire dinamicamente gli andamenti della relativa domanda e della situazione epidemiologica, per limitare le ricadute della gestione della pandemia sulle cure di patologie diverse dal COVID-19 e sulle liste d`attesa per le prestazioni programmate. A questo proposito si raccomanda lo stretto monitoraggio dell`andamento delle liste d`attesa per le prestazioni programmate di ricovero, ambulatoriali e di screening oncologico e l`attento aggiornamento dei piani di recupero in base ai risultati del monitoraggio, secondo i criteri individuati nelle Linee di Indirizzo per il recupero delle prestazioni sanitarie non erogate in ragione dell`epidemia da SARS-COV-2

Conclusioni

Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l’influenza, e alla possibile circolazione di nuove varianti di SARS-CoV-2, determinato anche dai comportamenti individuali e dallo stato immunitario della popolazione.

Si evidenzia la necessità di intensificare il sequenziamento al fine di raggiungere una numerosità sufficiente a identificare l’eventuale circolazione di nuove varianti.

È particolarmente importante evitare la congestione delle strutture sanitarie limitando l’incidenza di malattia grave da COVID-19 e le complicanze dell’influenza nelle persone a rischio, proteggendo soprattutto le persone più fragili