Esempi di infortuni correlati alle attività di saldatura con riferimento al rischio di incendio e esplosione.

Le attività di saldatura comportano una serie di rischi e pericoli per gli operatori e l’ambiente circostante, tra i quali il rischio di incendio ed esplosione riveste un’importanza particolare. In questo articolo, analizzeremo i principali fattori che contribuiscono a questi rischi e discuteremo un esempio di infortunio realmente accaduto per evidenziare l’importanza della sicurezza nelle operazioni di saldatura.

Fattori di rischio per incendi ed esplosioni

  1. Materiali infiammabili: La saldatura produce calore intenso e scintille che possono facilmente incendiare materiali infiammabili nelle vicinanze. È essenziale rimuovere o proteggere adeguatamente tali materiali prima di iniziare a saldare.
  2. Gas combustibili: La saldatura a gas, come la saldatura ossiacetilenica, utilizza gas combustibili che possono essere estremamente pericolosi se non gestiti correttamente. I serbatoi di gas devono essere conservati e manipolati nel rispetto delle normative di sicurezza per ridurre il rischio di incendi ed esplosioni.
  3. Vapori e polveri: Durante la saldatura, possono essere prodotti vapori e polveri infiammabili, come ad esempio quelli derivanti dalla verniciatura o dalla presenza di lubrificanti. È importante assicurarsi che l’area di lavoro sia ben ventilata e che le polveri infiammabili siano rimosse prima di iniziare a saldare.

Esempio di infortunio realmente accaduto

Un caso emblematico di incidente legato alla saldatura è l’esplosione avvenuta in un impianto chimico nel 2010. Durante le operazioni di manutenzione, un saldatore stava eseguendo lavori di saldatura su una tubazione che conteneva idrocarburi. Nonostante le procedure di sicurezza prevedessero la necessità di svuotare e pulire la tubazione prima di iniziare la saldatura, queste precauzioni non furono prese. Durante la saldatura, i gas infiammabili presenti nella tubazione si sono incendiati, causando un’esplosione che ha ucciso quattro lavoratori e ferito altri sei.

La prevenzione

Riguardo al tema delle esplosioni ricordiamo innanzitutto che alla protezione da atmosfere esplosive, il Decreto legislativo 81/2008, Testo Unico in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, dedica il Titolo XI. Dove con “atmosfera esplosiva” si intende “una miscela con l’aria, a condizioni atmosferiche, di sostanze infiammabili allo stato di gas, vapori, nebbie o polveri in cui, dopo accensione, la combustione si propaga nell’insieme della miscela incombusta”.

 

Riprendiamo, a questo proposito, due degli articoli contenuti nel Titolo XI:

 

Articolo 289Prevenzione e protezione contro le esplosioni

  1. Ai fini della prevenzione e della protezione contro le esplosioni, sulla base della valutazione dei rischi e dei principi generali di tutela di cui all’articolo 15, il datore di lavoro adotta le misure tecniche e organizzative adeguate alla natura dell’attività; in particolare il datore di lavoro previene la formazione di atmosfere esplosive.
  2. Se la natura dell’attività non consente di prevenire la formazione di atmosfere esplosive, il datore di lavoro deve:
  3. a) evitare l’accensione di atmosfere esplosive;
  4. b) attenuare gli effetti pregiudizievoli di un’esplosione in modo da garantire la salute e la sicurezza dei lavoratori.
  5. Se necessario, le misure di cui ai commi 1 e 2 sono combinate e integrate con altre contro la propagazione delle esplosioni e sono riesaminate periodicamente e, in ogni caso, ogniqualvolta si verifichino cambiamenti rilevanti.

 Articolo 290 – Valutazione dei rischi di esplosione

  1. Nell’assolvere gli obblighi stabiliti dall’articolo 17, comma 1, il datore di lavoro valuta i rischi specifici derivanti da atmosfere esplosive, tenendo conto almeno dei seguenti elementi:
  2. a) probabilità e durata della presenza di atmosfere esplosive;
  3. b) probabilità che le fonti di accensione, comprese le scariche elettrostatiche, siano presenti e divengano attive ed efficaci;
  4. c) caratteristiche dell’impianto, sostanze utilizzate, processi e loro possibili interazioni;
  5. d) entità degli effetti prevedibili.
  6. I rischi di esplosione sono valutati complessivamente.
  7. Nella valutazione dei rischi di esplosione vanno presi in considerazione i luoghi che sono o possono essere in collegamento, tramite aperture, con quelli in cui possono formarsi atmosfere esplosive.

Conclusioni

Questo tragico incidente sottolinea l’importanza di seguire rigorosamente le procedure di sicurezza nelle attività di saldatura, soprattutto quando si tratta di prevenire incendi ed esplosioni. Per ridurre al minimo il rischio di incidenti simili, è fondamentale:

  1. Formazione: Assicurarsi che tutti gli operatori coinvolti nelle attività di saldatura siano adeguatamente formati sulle procedure di sicurezza e siano consapevoli dei rischi associati al loro lavoro.
  2. Pianificazione: Pianificare accuratamente le operazioni di saldatura, valutando i rischi e adottando misure preventive per garantire la sicurezza di tutti i lavoratori coinvolti e dell’ambiente circostante.
  3. Monitoraggio: Supervisionare le attività di saldatura per garantire che vengano rispettate le procedure di sicurezza e intervenire tempestivamente in caso di situazioni pericolose.

Ricordiamo che la sicurezza sul lavoro è una responsabilità condivisa tra datori di lavoro, lavoratori e organizzazioni di sicurezza. Adottando una cultura della sicurezza e seguendo le linee guida, sarà possibile ridurre notevolmente il rischio di incidenti legati alle attività di saldatura.

 

 

Riguardo sempre ai rischi di incendio e di esplosione prendiamo spunto da alcune indicazioni normative regionali dedicate, in questo caso, alle attività di saldatura metalli.

 

In particolare il Decreto n. 10033 del 9 novembre 2012 della Direzione Generale Sanità della Regione Lombardia  ha approvato il documento “ Vademecum per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori nelle attività di saldatura metalli”. Vademecum che dedica uno spazio proprio al rischio incendio.

 

Si indica che per le aziende che effettuano lavorazione di saldatura di metalli, generalmente il rischio incendio viene considerato “medio”, “pur non potendo escludere che, in casi specifici (dimensioni dell’azienda, capacità produttive dell’impianto, ecc.), la valutazione conduca ad una classificazione di livello di rischio ‘elevato’”.

Questi i “contenuti minimi del documento di valutazione del rischio incendio:

– informazioni sulle caratteristiche di infiammabilità ed esplosività delle materie prime e di eventuali intermedi;

– quantitativi in uso e in deposito;

– caratteristiche degli ambienti con eventuale compartimentazione;

– elenco attrezzature e impianti da utilizzare per l’estinzione, ubicazione e relativo programma di verifica e manutenzione periodica;

– caratteristiche dell’impianto elettrico;

– classificazione del rischio”.

 

Infine il vademecum riporta ulteriori adempimenti correlati al rischio incendio:

– “eventuale valutazione dei rischi di esplosione (in relazione alle caratteristiche delle sostanze utilizzate), vedi Titolo XI del D.Lgs 8 aprile 2008 n. 81;

– redazione del piano di emergenza ed evacuazione;

– nomina e formazione degli addetti all’emergenza ed evacuazione;

– nomina e formazione degli addetti al primo soccorso;

– installazione e manutenzione della segnaletica relativa alle attrezzature”.