PIANO NAZIONALE INTEGRATO PER L’ENERGIA E IL CLIMA: OBIETTIVI 2030

Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) ha formalmente trasmesso alla Commissione UE la proposta di aggiornamento del Piano Nazionale Integrato Energia e Clima (PNIEC).

Il PNIEC italiano fissa gli obiettivi nazionali al 2030 su efficienza energetica, fonti rinnovabili e riduzione delle emissioni di CO2, come anche quelli in tema di sicurezza energetica, interconnessioni, mercato unico dell’energia e competitività, sviluppo e mobilità sostenibile. Con il PNIEC ci si propone di raggiungere quasi tutti i target comunitari su ambiente e clima entro il 2030, superando in alcuni casi gli obiettivi prefissi.

La proposta di Piano, attualmente al vaglio degli organismi comunitari, nei prossimi mesi sarà oggetto di confronto con il Parlamento e le Regioni, oltre che del procedimento di Valutazione Ambientale Strategica. Il testo definitivo dovrà essere approvato entro giugno 2024.

Vediamo cosa prevede il documento elaborato dall’Italia per il raggiungimento degli obiettivi entro il 2030.

COS’È IL PNIEC?

A seguito della sottoscrizione dell’Accordo di Parigi sul clima e dell’Agenda 2030  per lo Sviluppo Sostenibile delle Nazioni Unite, l’Unione Europea ha intrapreso un percorso finalizzato ad integrare la sostenibilità nelle politiche economiche, con l’obiettivo di realizzare la transizione verso un modello di sviluppo economico circolare, a bassa concentrazione di carbonio e improntato all’efficienza energetica, in linea con le diverse questioni ambientali (Green Deal).

Il PNIEC è lo strumento con cui ogni Stato Membro identifica politiche e misure per il raggiungimento degli obiettivi energia e clima al 2030, attuando quindi gli impegni europei di riduzione delle emissioni presi nell’ambito dell’Accordo di Parigi che vede il raggiungimento della neutralità climatica entro il 2050.

In questo contesto l’Europa è intesa come unica area regionale e, se arriverà per prima a una dimensione sociale, economica e produttiva totalmente ad emissioni nette nulle, potrà assicurarsi una leadership in tale settore in ambito internazionale e fare da guida alle altre economie mondiali.

COSA PREVEDE IL PNIEC ITALIANO?

Il PNIEC elaborato dal MASE rappresenta lo strumento per la definizione della strategia di decarbonizzazione dell’Italia mediante il graduale disuso delle fonti fossili.

Per la redazione del piano, il MASE ha identificato i principali indicatori energetici ed emissivi per definirne la situazione al 2021 (anno di riferimento per il Piano) e la previsione al 2030 a politiche vigenti (scenario tendenziale).

Il Piano intende concorrere a un’ampia trasformazione dell’economia, nella quale la decarbonizzazione, l’economia circolare, l’efficienza e l’uso razionale ed equo delle risorse naturali rappresentano insieme obiettivi e strumenti per un‘economia più rispettosa dal punto di vista sociale ed ambientale, in un quadro di integrazione dei mercati energetici nazionali nel mercato unico e con adeguata attenzione all’accessibilità dei prezzi e alla sicurezza degli approvvigionamenti e delle forniture.

Considerando le cinque dimensioni dell’energia, gli obiettivi prevedono:

  • Dimensione della decarbonizzazione (incluse le fonti rinnovabili): riduzione delle emissioni dei settori non-ETS (trasporti, residenziale, terziario, industria non ricadente nel settore ETS, rifiuti, agricoltura) del 43,7% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005, accelerazione della transizione dai combustibili tradizionali alle fonti rinnovabili, produzione di energia elettrica a partire da un mix basato su una quota crescente di energie rinnovabili e riduzione della dipendenza del Paese dalle importazioni di energia.
  • Dimensione dell’efficienza energetica: riduzione dei consumi di energia indirizzando prioritariamente gli interventi di efficienza energetica in ambito civile e trasporti dove il margine di riduzione è elevato.
  • Dimensione della sicurezza energetica: diversificazione delle fonti di approvvigionamento, ottimizzazione dell’utilizzo delle infrastrutture esistenti con aumento della loro capacità, nuova capacità di rigassificazione e ampliamento della capacità dei rigassificatori già esistenti, eliminazione delle congestioni del trasporto gas, sviluppo ulteriore della produzione nazionale di biogas e ottimizzazione della produzione di gas naturale.
  • Dimensione del mercato interno dell’energia: raggiungimento di un’interconnessione elettrica transfrontaliera al fine di garantire una maggiore sicurezza, tramite la possibilità di mutuo soccorso tra i sistemi interconnessi. Rimodulazione della Rete elettrica di Trasmissione Nazionale (RTN) rafforzando il processo di integrazione dei mercati, promuovendo il ruolo attivo della domanda per una crescita delle fonti rinnovabili e un miglioramento della trasparenza e della competitività del mercato al dettaglio. Perfezionamento degli strumenti volti a contrastare il fenomeno della povertà energetica (famiglie in disagio economico).
  • Dimensione della ricerca, dell’innovazione e della competitività: introduzione sul mercato delle tecnologie necessarie a centrare i target definiti dal Green Deal, rafforzamento della competitività dell’industria nazionale. Incentivazione di un’ampia e non frammentata partecipazione dell’industria e dei centri di ricerca pubblici e privati italiani ai futuri programmi di ricerca concentrata su obiettivi comuni e condivisi.

La decarbonizzazione è un obiettivo cruciale per contrastare il cambiamento climatico e raggiungere gli obiettivi stabiliti dagli accordi internazionali. Tale processo richiede una cooperazione globale e sforzi congiunti da parte di governi, industrie e cittadini per ridurre le emissioni e garantire un futuro più sostenibile per il nostro pianeta. Il punto debole del PNIEC è la mancanza, all’interno del Piano, delle indicazioni operative che chiariscano come raggiungere gli obiettivi entro il 2030.

PER APPROFONDIRE…

Il tema della tutela ambientale è diventato una questione sempre più urgente a livello globale, poiché il cambiamento climatico, la perdita di biodiversità e l’inquinamento stanno minacciando l’equilibrio dell’ecosistema terrestre. È essenziale adottare misure concrete e collaborare a livello locale, nazionale e internazionale per proteggere l’ambiente e assicurare un futuro sostenibile per le generazioni future.